Sommario: 1. Il provvedimento del Tribunale di Milano dell’11 marzo 2020. – 2. Il provvedimento nel contesto del d.l. n. 11/2020 (e del d.l. n. 18/2020). – 3. Diritto di visita e frequentazione con il genitore non convivente e attuali restrizioni alla circolazione per contrastare il contagio da Covid-19. – 4. Equilibrio tra diritto alla bigenitorialità, diritto alla salute individuale e interesse alla salute pubblica.
1. Il provvedimento del Tribunale di Milano dell’11 marzo 2020
Il Tribunale di Milano, con provvedimento reso in via d’urgenza l’11 marzo 2020, ha rigettato l’istanza di un genitore volta ad ottenere la limitazione del diritto di visita dell’altro genitore in ragione della situazione derivante dalla pandemia di Covid-19 e del rischio di contagio.
I genitori (coniugati, e ora controparti in un procedimento di divorzio) avevano concordato all’udienza del 3 marzo 2020 «il mantenimento delle attuali condizioni di affido e collocamento dei minori, con indicazione di un preciso e dettagliato calendario di frequentazioni degli stessi con il genitore non collocatario in via prevalente […]». Accordo da considerarsi vincolante, soggiunge il Tribunale. In data 11 marzo 2020, e a seguito del DPCM 08.03.2020, n. 11 (in G.U. 08.03.2020, n. 59 SG), la madre aveva presentato istanza urgente, chiedendo che il Tribunale ordinasse che i minori (che, secondo calendario, si trovavano presso il padre fuori Milano) rientrassero immediatamente presso l’abitazione materna.
Il Tribunale, rilevato come il DPCM non precludesse il rientro presso la residenza o domicilio, e che comunque lo stesso Governo nelle proprie FAQ aveva chiarito essere permessi gli spostamenti per permettere a ciascun genitore di attuare il diritto di visita e frequentazione del figlio, rigetta l’istanza e impone il rispetto dell’accordo già raggiunto.
2. Il provvedimento nel contesto del d.l. n. 11/2020 (e del d.l. n. 18/2020)
Il provvedimento appare interessante sotto diversi profili, sia di contingenza sia strutturali.
Nella prima prospettiva: l’istanza viene presentata e il provvedimento viene emesso nella vigenza del d.l. n. 11/2020. L’istanza non viene però dichiarata inammissibile, né improcedibile in ragione della sospensione eccezionale dei termini. L’istanza viene invece decisa nel merito (e rigettata inaudita altera parte, con un provvedimento che rinvia agli accordi già conclusi tra i genitori). Si tratta di una delle prime applicazioni dell’art. 2, co. 2, lett. g, n. 1), d.l. n. 11/2020, e segnatamente della parte in cui esclude dalla sospensione dei termini alcuni procedimenti (disposizione poi riprodotta, con alcuni emendamenti, nel d.l. n. 18/2020, art. 83, co. 3, lett. a, in G.U. 17.03.2020); probabilmente perché il Tribunale ha ritenuto che l’istanza instaurasse uno dei «procedimenti cautelari aventi ad oggetto la tutela di diritti fondamentali della persona».
Insomma: queste questioni, per il Tribunale di Milano, riguardano i diritti fondamentali della persona.
Il che porta alla seconda prospettiva, quella che potremmo denominare “strutturale”. Uno degli aspetti che colpisce in merito all’attuale produzione normativa d’urgenza è la posizione centrale che viene assegnata ai procedimenti aventi ad oggetto relazioni familiari e tutela dei diritti delle persone vulnerabili. L’art. 2, co. 2, lett. g), d.l. n. 11/2020, prima, e poi l’art. 83, co. 3, lett. a), d.l. n. 18/2020 pongono questi procedimenti come i primi ad essere oggetto di esenzione dalla sospensione, in un elenco di procedimenti (civili e penali) che per altro verso sono in massima parte espressione diretta di disposizioni costituzionali[1].
E, d’altra parte, non c’è dubbio che il benessere psico-fisico del figlio minore, che si attua anche attraverso la piena tutela del suo diritto alla bigenitorialità, sia una posizione costituzionalmente garantita (ai sensi degli artt. 2, 3, 30, 31 e 31 Cost.).
Pertanto, il problema affrontato dal provvedimento in questione è quello del delicato equilibrio tra tale diritto, l’interesse pubblico alla non diffusione del virus Covid-19 e l’interesse privato a non essere contagiato dal virus e a non esporre il proprio figlio al contagio, nel quadro del regime di affido condiviso disciplinato con provvedimento giudiziario o accordo negoziato ex d.l. n. 132/2014 (conv. con mod., in l. n. 162/2014)[2].
3. Diritto di visita e frequentazione con il genitore non convivente e attuali restrizioni alla circolazione per contrastare il contagio da Covid-19
A seguito del DPCM del 9 marzo 2020, pubbl. in G.U. 09.03.2020, n. 62 SG, a tutti i cittadini italiani sono state imposte rilevanti limitazioni alla libertà di circolazione al fine di contrastare la diffusione del c.d. coronavirus. Il Decreto estende a tutto il territorio italiano le misure già previste dall’art. 1, DPCM dell’8 marzo 2020 (in G.U. 08.03.2020, n. 59 SG), dal 10 marzo 2020 al 3 aprile 2020. Interessa in questa sede, in particolare, quanto previsto dall’art. 1, lett. a, del DPCM 08.03.2020 che impone di «evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». In caso di violazione, e secondo i casi, il trasgressore potrebbe essere perseguito e punito ai sensi dell’art. 650 c.p. o, se già contagioso, ai sensi dell’art. 452 c.p.
L’assolutezza della previsione normativa sembrerebbe lasciare poco spazio ad interpretazioni. Tuttavia l’art. 51 c.p. chiarisce che «l’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, esclude la punibilità».
In questo ristrettissimo spazio si colloca (oggi, e speriamo per il minor tempo possibile) il diritto del figlio di genitori non (più) conviventi ad una piena bigenitorialità e ad una corretta frequentazione di entrambi i genitori. Cerchiamo di inquadrare l’istituto:
the best interest of the child è criterio preminente di giudizio, ai sensi dell’art. 3 della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (che costituisce ai sensi dell’art. 117 Cost. fonte interposta dell’ordinamento e parametro di costituzionalità). Detto interesse coincide con la tutela prioritaria del diritto alla salute del figlio minore inteso come diritto ad un sano ed equilibrato sviluppo psico-fisico. Tale diritto include anche il diritto ad un equilibrato rapporto con entrambi i genitori (che trova la sua fonte, ancor prima che nell’art. 315-bisc., nell’art. 9 della citata Convenzione ONU sui diritti del fanciullo); quando i genitori non sono più conviventi, il suindicato diritto, previsto dall’art. 337-ter, co. 2, c.c., viene disciplinato e concretizzato nel provvedimento giudiziario che disciplina affidamento, collocamento e mantenimento della prole minorenne tutelando l’equilibrato rapporto dei figli con entrambi i genitori, salvo che ciò, nel concreto, sia contrario al loro interesse; è diritto tutelato e garantito anche dall’art. 8 CEDU e la Corte di Strasburgo ha più volte sottolineato come la relazione genitore – figlio non possa essere compressa se non nell’interesse del figlio stesso (cfr., ad esempio, Buchleiter c. Germania, 28.04.2016, ric. n. 20106 e P.V. c. Spagna, 30.11.2010, ric. n. 35159, in <www.ceduincammino.it>);
il diritto di visita e alla bigenitorialità del figlio minore è tutelato non solo civilisticamente, ma anche nel codice penale: il mancato esercizio da parte del genitore non collocatario, o l’impedimento dell’esercizio da parte del genitore (prevalentemente) collocatario, sono perseguibili ai sensi degli artt. 388 e 570, co. 1°, c.p.;
il diritto di visita è un diritto del figlio, ancor prima che del genitore. Ed è incomprimibile da parte di entrambi i genitori. Chi lo comprime, sta ledendo la salute del figlio e compromettendo la sua crescita equilibrata (e, peraltro, può essere chiamato a rispondere del relativo danno sia dal figlio, sia dall’altro genitore);
la tutela di questo diritto rientra nel coacervo di doveri di cui si compone la responsabilità genitoriale. Tra questi però, indubbiamente, anche il dovere di tutelare il diritto alla salute fisica del figlio.
Insomma: il diritto del figlio minorenne alla relazione con il genitore con il quale non convive in via prevalente è certamente, in astratto, idoneo a rientrare nell’alveo dell’art. 51, co. 1°, c.p. Del che è consapevole anche il nostro Esecutivo, che infatti nelle proprie FAQ per aiutare i cittadini nella comprensione dei DPCM – richiamate anche dal Tribunale di Milano, come una sorta di “interpretazione autentica” – chiarisce che gli spostamenti per l’attuazione del diritto di visita e frequentazione del figlio minorenne con il genitore non prevalentemente convivente sono espressamente consentiti[3].
Equilibrio tra diritto alla bigenitorialità, diritto alla salute individuale e interesse alla salute pubblica
Il diritto alla bigenitorialità deve tuttavia essere contemperato con il diritto alla salute fisica del figlio e, quindi, con il rischio che, visitando l’altro genitore o nel percorso, il figlio sia contagiato. D’altronde le misure vigenti sono state emanate a tutela della salute pubblica, di cui all’art. 32 Cost.
Nel bilanciamento dei diritti e degli interessi (tutti di natura costituzionale) coinvolti, peraltro, si trova il confine tra: a) ciò che può essere definito “esercizio del diritto di visita del genitore non convivente” come esplicazione del diritto alla bigenitorialità del minore – consustanziale al suo interesse –, b) ciò che può essere definito legittima astensione dal dovere (genitoriale) di esercitarlo e, infine c) ciò che invece non è espressione di nessuna delle due precedenti posizioni, e concreta quindi un abuso illegittimo.
Ma, se siamo nell’ambito del bilanciamento, allora è erroneo cercare una regola unica che si possa applicare in ogni occasione. Pena, il rischio di comprimere eccessivamente diritti che non devono essere compressi, o – all’opposto – di mettere a repentaglio diritti e benessere che avrebbero dovuto essere tutelati. Insomma: pena il trattamento irragionevole in modo identico di situazioni diverse, con conseguente violazione dell’art. 3 Cost.
Certo è che il genitore prevalentemente convivente non può assumere la decisione unilaterale di sospendere o limitare la frequentazione con l’altro “schermandosi” dietro le vigenti prescrizioni restrittive della libertà di circolazione; né può chiedere al giudice di farlo in sua vece. Tentativo verosimilmente fatto dalla madre istante nel procedimento concluso con il provvedimento che offre ulteriore spunto per queste riflessioni in commento.
In questo caso, dovrebbe ritenersi che più che una regola unica e univoca, sarebbe opportuno individuare dei criteri-guida equi e ragionevoli. Sarà poi compito dell’avvocato spiegarli ai Clienti (in ogni caso facendo presenti le conseguenze dei comportamenti che saranno assunti), adattandoli al caso concreto e al momento in cui il singolo comportamento deve essere adottato.
Tali criteri-guida potrebbero fondarsi, ad esempio, sulle seguenti considerazioni:
in un momento di complessivo e generale “sbandamento”, in cui il minore è stato sradicato dalle sue abitudini corroborate nel tempo (scuola, amici, sport, parrocchia e frequentazione di tutti i centri in cui si svolge la sua vita sociale), l’eliminare completamente una delle figure di riferimento può comportare un ulteriore serissimo disagio (che, peraltro, si potrebbe riverberare anche sul genitore prevalentemente collocatario, che si troverebbe a dover gestire integralmente il figlio senza poter far affidamento su nessuno); il tutto ovviamente deve essere verificato anche alla luce del singolo minorenne – persona individuale che subisce la situazione;
la reale situazione di fatto in cui ci si muove: se ad esempio il trasferimento da una casa all’altra può avvenire con un’auto privata, senza soste intermedie e senza incontrare persone: il che è evidentemente diverso dal caso in cui si debbano necessariamente utilizzare mezzi pubblici o a piedi;
da chi dovrebbe essere eseguito, materialmente, il trasporto: le valutazioni cambiano se il minore debba raggiungere l’abitazione dell’altro genitore con questi, o con altre persone;
in caso di impossibilità di movimento, se sia possibile comunque supplire alla frequentazione con mezzi alternativi (videochiamate, ad esempio), salvi “recuperi” successivi.
A titolo esemplificativo: l’opporre un rifiuto motivato in ordine al DPCM 09.03.2020 ad accompagnare il figlio dall’altro genitore, in una situazione di aperta campagna e di trasporto in macchina da casa a casa, in una zona con pochissimi contagi, potrebbe configurare un abuso e una violazione di doveri genitoriali. Al contrario, la pretesa del genitore di avere il figlio a casa propria, sapendo che dovrà attraversare una città esponendolo a contagio sui mezzi pubblici, appare pretesa non corretta.
Certo questo introduce altre considerazioni sul principio di eguaglianza e sulla sua effettiva declinazione: perché in questa situazione sono favoriti coloro che possono permettersi il trasporto dei figli con un’auto privata e sarebbero esclusi coloro che invece debbono necessariamente avvalersi di mezzi pubblici.
Le valutazioni, guidate da un sano dialogo tra avvocati, non possono che fondarsi su un alto senso di responsabilità e su un minimo dialogo adulto tra i genitori. I quali devono essere resi ben consapevoli che i comportamenti abusivi, oppositivi ed eccessivamente rigidi potranno essere valutati, successivamente, ai sensi dell’art. 709-ter c.p.c. o, nei casi più gravi, ai sensi degli artt. 330-333 c.c.
[2] Presupposto delle successive riflessioni è che entrambi i genitori siano responsabili delle scelte sanitarie per il figlio, e che la loro responsabilità non sia stata né compressa quanto all’esercizio, né limitata (sospesa o ablata) quanto alla titolarità. Le considerazioni svolte non possono pertanto riguardare i casi di affidamento c.d. super-esclusivo, o di affidamento ai Servizi Sociali; né tantomeno i casi di frequentazione in ambiente neutro o protetto, con l’intervento di operatori specializzati. Possono riguardare – con i dovuti distinguitur – l’ipotesi di affidamento “concordato” senza provvedimento dell’Autorità giudiziaria, perché i diritti del figlio minore e la responsabilità dei genitori derivano non dal provvedimento del giudice, ma dalla legge e dalla Costituzione.
[3] Sul punto, v. <http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278>, consultato da ultimo in data 18.03.2020, ore 10.21: «Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli? Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio». Da notare che la FAQ si rivolge espressamente ai soli genitori separati o divorziati, ma appare evidente che il fulcro sia il diritto di visita e che, quindi, essa si rivolga anche ai genitori che non sono mai stati coniugati. Pena, in difetto, la discriminazione dei figli in ragione del rapporto preesistente tra genitori, con conseguente violazione degli artt. 2 e 3 Cost., nonché dell’art. 315 c.c.
Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13 Regolamento UE 2016/679)
La vigente normativa in materia di trattamento dei dati personali definita in conformità alle previsioni contenute nel Regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento generale sulla protezione dei dati, di seguito “Regolamento Privacy UE”) contiene disposizioni dirette a garantire che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone fisiche, con particolare riguardo al diritto alla protezione dei dati personali.
Finalità del Trattamento e base giuridica
Il trattamento dei dati personali è finalizzato a:
– fornire il servizio e/o prodotto richiesto dall’utente, per rispondere ad una richiesta dell’utente, e per assicurare e gestire la partecipazione a manifestazioni e/o promozioni a cui l’utente ha scelto di aderire (richiesta e acquisto abbonamento periodici; richiesta e acquisto libri; servizio di fatturazione; invio periodici in abbonamento postale, invio newsletter rivolte a studiosi e professionisti).
– inviare newsletter promozionale di pubblicazioni a chi ne ha fatto richiesta; ferma restando la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali invii in qualsiasi momento.
– inviare all’utente informazioni promozionali riguardanti servizi e/o prodotti della Società di specifico interesse professionale ed a mandare inviti ad eventi della Società e/o di terzi; resta ferma la possibilità per l’utente di opporsi all’invio di tali comunicazioni in qualsiasi momento.
– gestire dati indispensabili per espletare l’attività della società: clienti, fornitori, dipendenti, autori. Pacini Editore srl tratta i dati personali dell’utente per adempiere a obblighi derivanti da legge, regolamenti e/o normativa comunitaria.
– gestire i siti web e le segreterie scientifiche per le pubblicazioni periodiche in ambito medico-giuridico rivolte a studiosi e professionisti;
Conservazione dei dati
Tutti i dati di cui al successivo punto 2 verranno conservati per il tempo necessario al fine di fornire servizi e comunque per il raggiungimento delle finalità per le quali i dati sono stati raccolti, e in ottemperanza a obblighi di legge. L’eventuale trattamento di dati sensibili da parte del Titolare si fonda sui presupposti di cui all’art. 9.2 lett. a) del GDPR.
Il consenso dell’utente potrà essere revocato in ogni momento senza pregiudicare la liceità dei trattamenti effettuati prima della revoca.
Tipologie di dati personali trattati
La Società può raccogliere i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:
nome e cognome dell’utente,
il suo indirizzo di domicilio o residenza,
il suo indirizzo email, il numero di telefono,
la sua data di nascita,
i dettagli dei servizi e/o prodotti acquistati.
La raccolta può avvenire quando l’utente acquista un nostro prodotto o servizio, quando l’utente contatta la Società per informazioni su servizi e/o prodotti, crea un account, partecipa ad un sondaggio/indagine. Qualora l’utente fornisse dati personali di terzi, l’utente dovrà fare quanto necessario perchè la comunicazione dei dati a Pacini Editore srl e il successivo trattamento per le finalità specificate nella presente Privacy Policy avvengano nel rispetto della normativa applicabile, (l’utente prima di dare i dati personali deve informare i terzi e deve ottenere il consenso al trattamento).
La Società può utilizzare i dati di navigazione, ovvero i dati raccolti automaticamente tramite i Siti della Società. Pacini editore srl può registrare l’indirizzo IP (indirizzo che identifica il dispositivo dell’utente su internet), che viene automaticamente riconosciuto dal nostro server, pe tali dati di navigazione sono utilizzati al solo fine di ottenere informazioni statistiche anonime sull’utilizzo del Sito .
La società utilizza i dati resi pubblici (ad esempio albi professionali) solo ed esclusivamente per informare e promuovere attività e prodotti/servizi strettamente inerenti ed attinenti alla professione degli utenti, garantendo sempre una forte affinità tra il messaggio e l’interesse dell’utente.
Trattamento dei dati
A fini di trasparenza e nel rispetto dei principi enucleati dall’art. 12 del GDPR, si ricorda che per “trattamento di dati personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. Il trattamento dei dati personali potrà effettuarsi con o senza l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e comprenderà, nel rispetto dei limiti e delle condizioni posti dal GDPR, anche la comunicazione nei confronti dei soggetti di cui al successivo punto 7.
Modalità del trattamento dei dati: I dati personali oggetto di trattamento sono:
trattati in modo lecito e secondo correttezza da soggetti autorizzati all’assolvimento di tali compiti, soggetti identificati e resi edotti dei vincoli imposti dal GDPR;
raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, e utilizzati in altre operazioni del trattamento in termini compatibili con tali scopi;
esatti e, se necessario, aggiornati;
pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati;
conservati in una forma che consenta l’identificazione dell’interessato per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali essi sono stati raccolti o successivamente trattati;
trattati con il supporto di mezzi cartacei, informatici o telematici e con l’impiego di misure di sicurezza atte a garantire la riservatezza del soggetto interessato cui i dati si riferiscono e ad evitare l’indebito accesso a soggetti terzi o a personale non autorizzato.
Natura del conferimento
Il conferimento di alcuni dati personali è necessario. In caso di mancato conferimento dei dati personali richiesti o in caso di opposizione al trattamento dei dati personali conferiti, potrebbe non essere possibile dar corso alla richiesta e/o alla gestione del servizio richiesto e/o alla la gestione del relativo contratto.
Comunicazione dei dati
I dati personali raccolti sono trattati dal personale incaricato che abbia necessità di averne conoscenza nell’espletamento delle proprie attività. I dati non verranno diffusi.
Diritti dell’interessato.
Ai sensi degli articoli 15-20 del GDPR l’utente potrà esercitare specifici diritti, tra cui quello di ottenere l’accesso ai dati personali in forma intelligibile, la rettifica, l’aggiornamento o la cancellazione degli stessi. L’utente avrà inoltre diritto ad ottenere dalla Società la limitazione del trattamento, potrà inoltre opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati. Nel caso in cui ritenga che i trattamenti che Lo riguardano violino le norme del GDPR, ha diritto a proporre reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ai sensi dell’art. 77 del GDPR.
Titolare e Responsabile per la protezione dei dati personali (DPO)
Titolare del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 4.1.7 del GDPR è Pacini Editore Srl., con sede legale in 56121 Pisa, Via A Gherardesca n. 1.
Per esercitare i diritti ai sensi del GDPR di cui al punto 6 della presente informativa l’utente potrà contattare il Titolare e potrà effettuare ogni richiesta di informazione in merito all’individuazione dei Responsabili del trattamento, Incaricati del trattamento agenti per conto del Titolare al seguente indirizzo di posta elettronica: privacy@pacinieditore.it. L’elenco completo dei Responsabili e le categorie di incaricati del trattamento sono disponibili su richiesta.
Ai sensi dell’art. 13 Decreto Legislativo 196/03 (di seguito D.Lgs.), si informano gli utenti del nostro sito in materia di trattamento dei dati personali.
Quanto sotto non è valido per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i link presenti sul nostro sito.
Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è Pacini Editore Srl, che ha sede legale in via Gherardesca 1, 56121 Pisa.
Luogo e finalità di trattamento dei dati
I trattamenti connessi ai servizi web di questo sito hanno luogo prevalentemente presso la predetta sede della Società e sono curati solo da dipendenti e collaboratori di Pacini Editore Srl nominati incaricati del trattamento al fine di espletare i servizi richiesti (fornitura di volumi, riviste, abbonamenti, ebook, ecc.).
I dati personali forniti dagli utenti che inoltrano richieste di servizi sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.
L’inserimento dei dati personali dell’utente all’interno di eventuali maling list, al fine di invio di messaggi promozionali occasionali o periodici, avviene soltanto dietro esplicita accettazione e autorizzazione dell’utente stesso.
Comunicazione dei dati
I dati forniti dagli utenti non saranno comunicati a soggetti terzi salvo che la comunicazione sia imposta da obblighi di legge o sia strettamente necessario per l’adempimento delle richieste e di eventuali obblighi contrattuali.
Gli incaricati del trattamento che si occupano della gestione delle richieste, potranno venire a conoscenza dei suoi dati personali esclusivamente per le finalità sopra menzionate.
Nessun dato raccolto sul sito è oggetto di diffusione.
Tipi di dati trattati
Dati forniti volontariamente dagli utenti
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di posta elettronica agli indirizzi indicati su questo sito comporta la successiva acquisizione dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali inseriti nella missiva.
Facoltatività del conferimento dei dati
Salvo quanto specificato per i dati di navigazione, l’utente è libero di fornire i dati personali per richiedere i servizi offerti dalla società. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere il servizio richiesto.
Modalità di trattamento dei dati
I dati personali sono trattati con strumenti manuali e automatizzati, per il tempo necessario a conseguire lo scopo per il quale sono stati raccolti e, comunque per il periodo imposto da eventuali obblighi contrattuali o di legge.
I dati personali oggetto di trattamento saranno custoditi in modo da ridurre al minimo, mediante l’adozione di idonee e preventive misure di sicurezza, i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta.
Diritti degli interessati
Ai soggetti cui si riferiscono i dati spettano i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 che riportiamo di seguito:
1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.
2. L’interessato ha diritto di ottenere informazioni:
a) sull’origine dei dati personali;
b) sulle finalità e modalità del trattamento;
c) sulla logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
d) sugli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
e) sui soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.
3. L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.
4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.
Dati degli abbonati
I dati relativi agli abbonati sono trattati nel rispetto delle disposizioni contenute nel D.Lgs. del 30 giugno 2003 n. 196 e adeguamenti al Regolamento UE GDPR 2016 (General Data Protection Regulation) a mezzo di elaboratori elettronici ad opera di soggetti appositamente incaricati. I dati sono utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare o cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo al Titolare del Trattamento: Pacini Editore Srl – Via A. Gherardesca 1 – 56121 Pisa. Per ulteriori approfondimenti fare riferimento al sito web http://www.pacinieditore.it/privacy/
Subscriber data
Subscriber data are treated according to Italian law in DLgs, 30 June 2003, n. 196 as updated with the UE General Data Protection Regulation 2016 – by means of computers operated by specifically responsible personnel. These data are used by the Publisher to mail this publication. In accordance with Art. 7 of the above mentioned DLgs, 30 June 2003, n. 196, subscribers can, at any time, view, change or delete their personal data or withdraw their use by writing to Pacini Editore S.r.L. – Via A. Gherardesca 1, 56121 Ospedaletto (Pisa), Italy. For further information refer to the website: http://www.pacinieditore.it/privacy/
Cookie
Che cos’è un cookie e a cosa serve?
Un cookie e una piccola stringa di testo che un sito invia al browser e salva sul tuo computer quando visiti dei siti internet. I cookie sono utilizzati per far funzionare i siti web in maniera più efficiente, per migliorarne le prestazioni, ma anche per fornire informazioni ai proprietari del sito.
Che tipo di cookie utilizza il nostro sito e a quale scopo? Il nostro sito utilizza diversi tipi di cookie ognuno dei quali ha una funzione specifica, come indicato di seguito:
TIPI DI COOKIE
Cookie di navigazione
Questi cookie permettono al sito di funzionare correttamente sono usati per raccogliere informazioni su come i visitatori usano il sito. Questa informazione viene usata per compilare report e aiutarci a migliorare il sito. I cookie raccolgono informazioni in maniera anonima, incluso il numero di visitatori del sito, da dove i visitatori sono arrivati e le pagine che hanno visitato.
Cookie Analitici
Questi cookie sono utilizzati ad esempio da Google Analytics per elaborare analisi statistiche sulle modalità di navigazione degli utenti sul sito attraverso i computer o le applicazioni mobile, sul numero di pagine visitate o il numero di click effettuati su una pagina durante la navigazione di un sito.
Questi cookie sono utilizzati da società terze. L’uso di questi cookie normalmente non implica il trattamento di dati personali. I cookie di terze parti derivano da annunci di altri siti, ad esempio messaggi pubblicitari, presenti nel sito Web visualizzato. Possono essere utilizzati per registrare l’utilizzo del sito Web a scopo di marketing.
Come posso disabilitare i cookie?
La maggior parte dei browser (Internet Explorer, Firefox, etc.) sono configurati per accettare i cookie. Tuttavia, la maggior parte dei browser permette di controllare e anche disabilitare i cookie attraverso le impostazioni del browser. Ti ricordiamo però che disabilitare i cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del sito e/o limitare il servizio offerto.
Per avere maggiori informazioni
l titolare del trattamento è Pacini Editore Srl con sede in via della Gherardesca n 1 – Pisa.
Potete scrivere al responsabile del trattamento Responsabile Privacy, al seguente indirizzo email rlenzini@pacinieditore.it per avere maggiori informazioni e per esercitare i seguenti diritti stabiliti dall’art. 7, D. lgs 196/2003: (i) diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali riguardanti l’interessato e la loro comunicazione, l’aggiornamento, la rettificazione e l’integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; (ii) diritto di ottenere gli estremi identificativi del titolare nonché l’elenco aggiornato dei responsabili e di tutti i soggetti cui i suoi dati sono comunicati; (iii) diritto di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei dati relativi all’interessato, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazioni commerciali.
Per modificare le impostazioni, segui il procedimento indicato dai vari browser che trovi alle voci “Opzioni” o “Preferenze”.
Per saperne di più riguardo ai cookie leggi la normativa.
Questo sito utilizza cookies tecnici funzionali all'esperienza di navigazione e cookies, anche di terze parti, per offrirti servizi in linea con le tue preferenze.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni dei suddetti cookies clicca il pulsante "informativa estesa". Se accetti cliccando su "Accetta e continua" acconsenti all'uso dei cookie.