L’interesse all’educazione e alla piena integrazione sociale del minore prevale sulla libertà religiosa dei genitori
Nel processo di integrazione sociale del bambino, soprattutto se straniero, riveste un ruolo fondamentale la scuola e, in particolare, l’educazione sportiva, non solo perché idonea a favorirne lo sviluppo e la salute, ma soprattutto perché richiede agli studenti di svolgere un’attività in comune. Tali considerazioni sono alla base del ragionamento della Corte europea dei diritti dell’uomo che, il 10 gennaio 2017, si è pronunciata sul ricorso presentato da due cittadini svizzeri, con nazionalità turca e di fede musulmana. A loro avviso, i provvedimenti adottati dalle autorità scolastiche svizzere risultavano in contrasto con l’art. 9 della Convenzione europea dei diritti dell’. . .
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