L’indegnità a succedere ex art. 463, n. 6, c.c.
Cass. civ. ord. 14.09.2020 n. 19045 L’attore conveniva in giudizio i signori R.D. e R.D. e chiedeva che venisse dichiarato nullo il testamento olografo della moglie per falsità della relativa sottoscrizione. I convenuti, costituitisi in giudizio, proponevano domanda riconvenzionale, domandando che la controparte venisse dichiarata indegna a succedere ex art. 463, n. 6, c.c. Il Tribunale faceva proprie le risultanze della consulenza tecnica d’ufficio, sostenendo che la firma posta in calce al testamento non fosse riconducibile alla defunta, ma molto più probabilmente al marito, il quale avrebbe scritto di suo pugno anche la data. Ciò nonostante, l’attore non avrebbe potuto considerar. . .
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